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sabato 4 febbraio 2012

Mausoleo di Onorio, Roma

Mausoleo di Onorio (cappella di S.Petronilla)

 Era annesso all'antica basilica di S.Pietro (contrassegnato dalla lettera“d” nell'incisione di Tiberio Alfarano del 1590).



Nel giugno 1458, sotto il pontificato di Callisto III (1455-1458), in questa cappella fu trovato un sontuoso sarcofago in marmo contenente due bare in cipresso, una grande e una piccola, foderate d'argento, con all'interno due corpi, un adulto e un bambino, avvolti in vestiti intessuti d'oro (i metalli preziosi furono fatti fondere dal papa).
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che si potesse trattare dei resti di Galla Placidia e del suo primogenito Teodosio, dato che una cronaca anonima del V secolo narra che nel 450 (anno anche della morte di Teodosio II, che però fu sepolto a Costantinopoli) Placidia, papa Leone e l'intero Senato romano parteciparono alla sepoltura del corpo di "Teodosio" nella cappella presso la basilica dell'apostolo Pietro. Il figlio di Placidia e Ataulfo fu però sepolto in una “bara d'argento” in una chiesa di Barcellona anche se le sue spoglie potrebbero essere state poi successivamente traslate prima a Ravenna e poi, in questa occasione, a Roma.
Nel mausoleo onoriano furono sepolti anche lo stesso imperatore e le imperatrici Maria e Termanzia, le figlie di Stilicone che egli sposò in successione (Maria morì nel 407 e Onorio sposò Termanzia l'anno successivo).
Nel 1544 la tomba di Maria fu aperta, e vi furono ritrovati i resti dell'imperatrice con un sontuoso corredo di preziosi, composti dal mundus muliebris (doni nuziali) di Maria e dalla sua toletta personale.
L'altro mausoleo (contrassegnato dalla lettera "e") a pianta circolare accanto all'antica basilica di S.Pietro sotto quello di Onorio è probabilmente un cenotafio dell'imperatore Teodosio.
I due mausolei erano connessi tra loro per mezzo di un nartece e comunicavano con la parte settentrionale del transetto della basilica per mezzo di un altro nartece.


Pendente appartenente al mundus muliebris dell'imperatrice Maria
Museo del Louvre, Parigi

Il monogramma del chi ro è formato dall'intersecarsi dei nomi dei suoi genitori (Stilicone e Serena) con quello di Onorio e la parola vivatis




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