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giovedì 6 ottobre 2011

castello di Kolossi

castello di Kolossi
E' situato nei pressi del villaggio di Kolossi, 14 km circa ad ovest di Limassol.

Il castello attuale (una torre quadrata di 16 metri di lato e 21 di altezza) fu costruito nel 1454 dagli Ospedalieri al posto di una precedente fortezza costruita agli inizi del XIII sec.


Nel 1210 Ugo I dona la tenuta di Kolossi agli Ospedalieri, compensando il precedente proprietario Garinus de Colos. Il castello originario potrebbe essere stato costruito attorno a quest’epoca.
Agli inizi del XIV secolo doveva comunque appartenere ai Templari perché figura nell’elenco delle proprietà a loro confiscate. Il castello e la tenuta potrebbero essere stati donati ai Templari da Amaury (1306-1310) – fratello di Enrico II – in cambio del sostegno ricevuto nell'usurpare il trono.
Quando Enrico II riconquistò il trono (1310), diede seguito alla bolla papale di scomunica nei confronti dei Templari e restituì il feudo agli Ospedalieri che invece l’avevano appoggiato.
Nel 1373 e nel 1402 il castello resistè agli assalti dei genovesi; nel 1425 e nel 1426 a quelli dei mammalucchi. Ma la tenuta e il castello subirono danni che resero necessaria la ricostruzione del 1454.
Nel 1488, quando Giorgio Cornaro convinse la sorella ad abdicare, il feudo di Kolossi fu donato ai Cornaro dalla Repubblica di Venezia e appartenne a questa famiglia fino alla conquista turca.


Al di sopra della porta d’ingresso sul lato est si trovano queste armi (probabilmente un rifacimento moderno):
al centro le armi dei Lusignano; sotto di queste le armi di Louis de Magnac, titolare della Gran Commanderia di Kolossi (1450-1468) all’epoca della costruzione del castello; ai lati le armi di due Gran Maestri dell’ordine degli Ospedalieri: a sinistra quelle di Jean de Lastic (1437-1454) e a destra quelle di Jacques de Milly (1454-1461).

Attualmente il castello si presenta come una torre quadrata di tre piani che termina con una terrazza orlata da merli.
Il piano terra presenta tre ambienti a volta, due dei quali sono cisterne integliate nella roccia che originariamente comunicavano con il piano superiore solo per mezzo di una botola.
L’ingresso principale si apre sul lato sud ed era difeso da un ponte levatoio e da un machicholio all’altezza della terrazza. Il primo piano è composto da due ambienti voltati a vela, in uno dei quali si trova un ampio camino (cucina?); nell’altro, più piccolo (probabilmente una cappella), nella parete a destra dell’ingresso, si trova un affresco raffigurante una crocifissione con la Vergine e san Giovanni ai lati del crocefisso e la scala a chiocciola che conduce al piano superiore.

Il machicholio

Il camino
Affresco della Crocefissione

L’edificio che si trova nelle vicinanze della torre è uno stabilimento per la lavorazione della canna da zucchero, è un largo ambiente che si trova ad est dell’ingresso principale, con volta ogivale e munito di contrafforti. Risale all’incirca all’epoca della torre ma è stato restaurato dai musulmani nel 1591 a seguito dei danni prodotti dai terremoti.


Zuccherificio


 
La mola con cui veniva macinata la canna da zucchero (la pietra è coricata)

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